Homeschooling e scuola pubblica. Le dichiarazioni in consiglio comunale dell’Assessore Manerba
Oggi, in Consiglio Comunale, è stata presentata e discussa la nostra interpellanza relativa al progetto di Homeschooling che ha iniziato la sua attività a Recco nel mese di settembre.
Negli articoli apparsi, gli organizzatori della Dimora delle Farfalle esprimono un ringraziamento nei confronti del Dott. Davide Manerba, assessore alla Pubblica Istruzione, e alla Dott.ssa Seriana Romeo, responsabile dei Servizi Sociali e delle Istituzioni Scolastiche, i quali avrebbero “valutato il progetto come una “risorsa positiva sul territorio” e “una valida alternativa per chi vuole un percorso didattico/educativo diverso dal tradizionale”.
Successivamente, in un altro articolo si legge: “Si ringraziano il Comune e i Servizi Sociali di Recco, tutti i professionisti, pediatri, pedagogisti, psicologi, logopedisti ecc, che appoggiano il progetto e gli amici per la loro costante presenza”
Il tono di quanto ad oggi pubblicato farebbe supporre chiaramente che tale progetto abbia ottenuto una forma di sponsorizzazione da parte dell’Amministrazione. Questo messaggio dal nostro punto di vista è decisamente fuorviante. Si aggiunga che emerge anche un quadro negativo della scuola pubblica: casi di bullismo, scarsa qualità degli apprendimenti, difficoltà nella gestione dei disturbi dell’apprendimento e una politica lacunosa di inclusione.
Abbiamo ritenuto opportuno che si approfondisse l’argomento per chiarire innanzitutto la effettiva posizione dell’Assessore competente precisando che l’istruzione parentale è una scelta legittima di cui le famiglie si assumono la responsabilità. Si tratta di un percorso alternativo per assolvere all’obbligo scolastico ma verso il quale un Comune e un’Amministrazione non possono offrire garanzie né esercitare controlli o valutare titoli di coloro che verranno scelti dai genitori come tutor e insegnanti esterni al nucleo familiare.
Il Dott. Manerba ha incontrato i promotori del progetto su loro richiesta prendendo semplicemente atto dell’iniziativa e che non c’è stata nessuna sponsorizzazione volontaria. Il progetto è privato a tutti gli effetti e attualmente coinvolge solo 6 bambini di cui 4 appartenenti alla Casa-famiglia sede della Homeschooling stessa, come ha chiarito l’Assessore.
In una fase così difficile per molte famiglie crediamo sia stato importante dedicare tempo all’argomento durante il Consiglio Comunale. Ringraziamo l’Assessore per aver chiarito i termini del rapporto fra amministrazione e il progetto di Homeschooling. La priorità rimane necessariamente quella rivolta a sostenere e qualificare l’Istituzione Pubblica.