Allerta arancione Recco: da oggi bisogna ragionare su quello che non ha funzionato per il futuro
La diramazione dell’allerta da parte di Arpal ha portato i Sindaci dei Comuni limitrofi, Camogli, Avegno, Uscio, Sori e Pieve Ligure, ma anche Genova, Santa, Rapallo, a determinare la chiusura di tutti i plessi scolastici per la giornata di ieri.
A Recco, contrariamente a quanto scelto l’8 Ottobre sempre con allerta arancione il Sindaco Carlo Gandolfo ha deciso di tenere aperto.
Ieri era il momento dell’ emergenza e il nostro Consigliere Brunelli ha personalmente chiamato il Sindaco per chiedergli come fosse la situazione e fornirgli la sua disponibilità a collaborare e siamo stati nel nostro piccolo portatori di informazioni (certificate) sulle nostre pagine social. E sicuramente vogliamo ringraziare tutti i volontari e cittadini che si impegnano per risolvere le emergenze.
Da oggi bisogna ragionare su quello che non ha funzionato per il futuro.
Non si comprende il motivo della scelta di non chiudere le scuole tenendo conto che il piano di protezione civile in vigore (vetusto avendo oltre 25 anni) individui come MOLTO ELEVATO il grado di pericolosità di alluvioni e allagamenti sul nostro territorio. Ancora più attenzione andrebbe data per la vulnerabilità delle materne di Via Milano e San Rocco per la loro posizione rispetto al fiume.
Gli avvenimenti di Genova del 2011 avrebbero dovuto guidare a decisioni prudenti e protettive nei confronti di minori, genitori e lavoratori.
Risulta ancora più urgente l’adeguamento di un piano che non recepisce le nuove direttive e non contiene un’analisi approfondita del nostro territorio e del cambio degli eventi atmosferici (già 3 allerte gravi in un mese nel nostro territorio).
Ci sono state evidenti falle nel sistema organizzativo e nel passaggio di comunicazioni operative, portando anche a uno stato di agitazione e allerta i genitori dei bambini.
La collaborazione e il confronto con i Sindaci dei Comuni limitrofi è fondamentale, si veda la modalità dell’ evacuazione della materna di San Rocco.
All’uscita delle scuole i Vigili non erano presenti e sono stati chiamati dai parenti che erano a prendere i bambini.
Gli asili sono stati evacuati in modo decisamente approssimativo, rischioso e nel momento di massima emergenza. Sicuramente il protocollo non ha funzionato.
Contestualmente sono necessari sia una informazione più accurata sui comportamenti da assumere in caso di emergenze come queste per i cittadini sia l’attivazione di un coordinamento fra le attività produttive che fortunatamente si sono organizzate in autonomia grazie a una chat, in ultimo un sistema di SMS che possa dare informazioni ufficiali in modo veloce, sicuro e uniforme.
Certamente il Sindaco in qualità di autorità territoriale di protezione civile deve assumere la decisione di chiusura delle scuole anche rischiando il dissenso dei genitori che spesso si lamentano quando il provvedimento, a posteriori, risulta essere stato eccessivo.
Avremo modo di affrontare direttamente queste tematiche nel prossimo Consiglio Comunale in cui verrà discussa la nostra interpellanza sulla stesura del nuovo piano di protezione civile tenendo presente che anche a livello regionale si registra un grave ritardo di emanazione delle direttive necessarie.